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Difesa in Famiglia
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La testimonianza di Fulvio
La testimonianza di Laura
Ho conosciuto l’Avvocato Galli (Presidente di DIF) a dieci anni dalla mia separazione, che definire disastrosa fa un grave torto ai disastri. Perché ero in enormi difficoltà economiche, con una denuncia penale per assegni mensili non versati, ospite forzato in casa di amici (causa denaro insufficiente), impossibilitato a dialogare con la mia futura ex-moglie e con un’estenuante trattativa amichevole fra avvocati, naufragata per eccesso di astuzia della controparte. E i miei figli non volevano vedermi! Fortunatamente, non ero depresso, ma la mia vita era in stallo e non sapevo più da che parte girarmi.
Poi ho incontrato l’Avvocato Galli, che mi è subito piaciuta, perché emana forza, intelligenza e sensibilità. E la parola fiducia è rinata nel mio cuore. Così mi sono aperto, le ho raccontato la mia storia e la volontà di divorziare. Visibilmente colpita, ma di fondo tranquilla e subito operativa, si offrì di assistermi. E mi prospettò alcune mosse che aprirono uno squarcio di luce nel buio. Ebbene, nel giro di un paio d’anni, coinvolse altre ottime professioniste, trovò un modo per dialogare con l’avvocato della mia ex-moglie e mi accompagnò con grinta, entusiasmo, rispetto ed efficientissima competenza nella sua sorprendente logica di “vincere perdendo”. E letteralmente mi tirò fuori dal tunnel. Se oggi ho una vita nuova, molto lo devo a lei e alle ragazze di DIF cui rivolgo un grande GRAZIE.
Mi chiamo Laura; sono anni che ho problemi con il padre di mia figlia che non paga mai un soldo di mantenimento per la bambina. Ho sempre cercato di cavarmela da sola, ma ultimamente ho perso anche il lavoro e il padre di mia figlia invece di aiutarmi, mi fa la guerra in tutti i modi possibili. Lui ha un lavoro fisso, ma ha sempre fatto in modo di non farmi avere gli assegni famigliari che mi sarebbero dovuti; una volta, che avevo trovato un piccolo lavoro retribuito all’estero, mi ha revocato il permesso di espatrio con mia figlia. Insomma, un vero disastro.
Per fortuna non mi sono abbattuta e facendo ricerche in internet ho trovato DiF: i problemi non sono ancora del tutto risolti, però ho denunciato il padre di mia figlia per mancato pagamento degli alimenti, in sede penale, mentre in sede civile ho ottenuto una sentenza per il rimborso delle somme da me spese fino ad oggi. Il sostegno e l’aiuto di DiF è stato importante: mi hanno aiutato (anche) a superare la fatica di lottare quando non ne avevo più voglia.
La testimonianza di Maria e Marta
La testimonianza della famiglia Rossi
Ciao sono Maria, la mamma di Marta. Mia figlia ha passato molti problemi a causa di un padre molto assente e molto problematico. Per aiutare mia figlia negli anni passati ho anche chiesto aiuto ai servizi sociali. Ora Marta è abbastanza grande e ha deciso che voleva fare qualcosa per tutelarsi.
Una mia amica, con un problema simile al mio, mi ha raccontato di essersi rivolta a DiF e di avere avuto tutto il supporto che le è servito, psicologico e legale, per ottenere ragione per suo figlio.
Ho chiesto aiuto allo staff di DiF e loro mi hanno aiutato a fare i passi necessari per il cambio di cognome di mia figlia che non vuole più avere quello del padre.
Dopo avere valutato insieme ad una psicologa la fondatezza della richiesta di mia figlia, ora stiamo cercando insieme la strada migliore per tutelarla dal padre.
In ogni caso mi sento fortunata ad avere incontrato le professioniste di Dif che mi hanno fatto sentire sostenuta in questo cammino, mio e di mia figlia. E grazie alla mia amica Tiziana per il prezioso suggerimento.
A seguito della separazione con mia moglie mi sono ritrovato senza una casa e senza l’affetto di mia figlia di 16 anni che Nicoletta, la mia ex moglie, mi ha messo contro rappresentandomi come un padre snaturato e mediocre.
Il lavoro, visti i tempi di crisi, non sempre mi permetteva di guadagnare una cifra tale da far fronte al mio impegno di corrispondere a mia figlia l’assegno stabilito dal Giudice nelle condizioni di separazione.
Quindi Nicoletta mi ha denunciato penalmente per il reato di mancato pagamento degli alimenti. Ero disperato.
Mi sono rivolto all’Associazione Difesa in Famiglia (DIF) e con l'aiuto delle professioniste che hanno lavorato insieme e parallelamente sia sul versante penale che su quello civile (per la modifica delle condizioni di separazione in relazione al mio reddito che era diminuito), ho ottenuto una difesa e una tutela a 360 gradi.
Dal punto di vista processuale adesso tutto è risolto ma io ho ancora bisogno del supporto psicologico di DIF per fronteggiare il grande senso di vuoto e di dispiacere causati dall’assenza di dialogo con mia figlia.
La testimonianza di Anna
La testimonianza di Diego
Sono Anna, sono messicana, sposata con un italiano da 15 anni. Un giorno come un altro ero dal medico di base. In realtà non era un giorno qualsiasi perché avevo litigato per l’ennesima volta con mio marito, e mi era passata per la mente l’idea di separarmi, perché mi sembrava proprio di non farcela più. In attesa di essere ricevuta dal medico, tra le riviste in sala d’attesa trovo anche un volantino di DiF.
L'incontro è gratuito, quindi, perché non telefonare?
Mi fissano l’appuntamento e, fra l'altro, mi segnalano anche che visto che sono di lingua spagnola, hanno a disposizione anche la mediatrice della mia lingua madre. Questo aspetto mi tranquillizza, perché, soprattutto nei momenti difficili, a volte non mi esprimo con facilità in italiano.
Vengo ricevuta in una sala accogliente e, con mia sorpresa, vedo che le donne che mi accolgono sono addirittura 3! Sì perché, oltre alla traduttrice e all’avvocato civilista, c'è anche una psicologa. Io racconto la mia storia, sfogo la mia rabbia e, con mia sorpresa, capisco che non voglio separarmi davvero. Certo con mio marito ci sono dei problemi, ma che si possono risolvere non con una separazione, ma con un percorso diverso.
Mi lasciano il tempo per pensarci, e dopo una settimana, decido di seguire un percorso di supporto psicologico, per schiarirmi le idee. È un percorso che sto continuando, e che mi sta aiutando a superare questo periodo di difficoltà. Di una cosa sono certa, che separandomi non avrei risolto i miei problemi che si sarebbero ripresentati uguali a sempre.
Un grazie alle professioniste che mi hanno accolto, consigliato e che mi stanno tuttora aiutando, in particolare un grazie a Jenny che mi ha tradotto questa testimonianza in italiano.
Ciao mi chiamo Diego e ho conosciuto DiF qualche anno fa quando mia moglie ha deciso di sbattermi fuori casa convinta che la stessi tradendo.
Ero infuriato e non sapevo cosa fare. Io non la tradivo, semplicemente ero dipendente dal gioco e dunque uscivo per giocare, anche tutta la notte. Mi sono quindi rivolto a Dif non tanto per recuperare il rapporto con mia moglie, ma per non interrompere quello con mio figlio Matteo di soli 4 anni. Fino a quel giorno ero stato il suo punto di riferimento per tutto e d’improvviso ero sparito.
Le cose non sono state semplici, inizialmente abbiamo provato un percorso di mediazione familiare, ma proprio sul finire gli accordi sono saltati e mia moglie mi ha mandato una lettera da parte del suo avvocato in cui chiedeva l’affidamento esclusivo di Matteo. Ero disperato e non sapevo nemmeno dove trovarlo un avvocato di fiducia, ma avendo già fatto il percorso di mediazione familiare con DiF, loro sapevano già tutta la mia storia e mi hanno affidato al loro avvocato civilista. Mi è stata anche proposto di seguire un percorso di supporto psicologico per lavorare sul mio problema della dipendenza dal gioco, anche se in quel momento non ero ancora pronto a farlo. In generale quella con DiF e’ stata un’esperienza positiva perché c’è sempre stato un professionista specializzato pronto a fornirmi l’assistenza di cui avevo bisogno.
Oggi ho l’affido condiviso di Matteo, che vedo tutti i giorni, mentre da mia moglie mi sono separato riuscendo a mantenere rapporti “civili”.